Riconosci la fame emotiva per controllarla
- Roberto Greco
- 8 Gennaio, 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Quanto alimentarsi correttamente sia importante per uno sportivo è risaputo. Ogni atleta deve dedicare una parte della propria attenzione al cibo. C’è chi deve perdere peso, chi lo deve mantenere e chi lo deve incrementare. Per farlo è necessario rispettare il giusto quantitativo di calorie ingerite e la corretta ripartizione dei macronutrienti. Per alcuni è più facile e per altri meno, ma ci sono alcune situazioni in cui per tutti diventa difficile tenersi lontani dal cibo e questi momenti coincidono sempre con vissuti emotivi negativi. È il momento in cui arriva la fame emotiva, un’incontrollata abbuffata di cibo spazzatura.
La fame emotiva
Ansia, paura, stress, tristezza e frustrazione per qualche minuto spariscono sotto i colpi ben assestati del cibo. Ad ogni boccone ci sentiamo sempre più confortati e consolati. Ma durerà poco. Qualche minuto dopo resterà solo il senso di colpa e la credenza inesorabilmente vuota. In pochi minuti la nostra mente e le nostre emozioni ci hanno fatto buttare al vento un piano alimentare ben studiato. È tutta colpa della fame emotiva, quell’improvviso impulso a mangiare difficilissimo da controllare, quella fame che arriva dalla mente invece che dallo stomaco.
Riconosci la fame emotiva
Controllare la fame emotiva non è semplice ma il primo grande passo per poterlo fare è riconoscerla. Spesso, infatti, la fame emotiva viene confusa con la fame fisica rendendola ai nostri occhi semplicemente un bisogno fisiologico da soddisfare. In realtà ci sono alcune differenze che possono aiutarci a distinguere i due tipi di fame.
Prima di tutto l’insorgenza: la fame emotiva è improvvisa, arriva in modo travolgente e porta alla necessità di sfamarci immediatamente. La fame fisica, invece, si presenta in modo graduale e anche il soddisfacimento di questo bisogno può non essere immediato. Alla fame fisica riusciamo a resistere.
Poi la fame emotiva viene saziata da cibi specifici, prevalentemente alimenti ad alto tasso calorico. Quando si ha fame emotiva si ricerca un alimento ben definito e solamente quello può sfamarci. Al contrario, la fame fisica viene saziate ad ogni tipo alimento. Chiaramente ci sono cibi che ci soddisfano più di altri ma tutti ci permettono di soddisfare questo bisogno primario.
Ancora, la fame emotiva non termina con un reale senso si sazietà, quello che ci lascia è generalmente un senso di vuoto non colmato se non addirittura un senso di colpa. Tutt’altra reazione abbiamo con la fame fisica che cessa quando avvertiamo di esser sazi lasciandoci un senso di appagamento.
Infine, la fame emotiva si caratterizza da un forte legame con emozioni e sensazioni negative come per esempio l’ansia, lo stress, la paura, la tristezza, la frustrazione, la vergogna e il senso di colpa. Questo legame è assolutamente assente nella fame fisica.
Controlla la fame emotiva
Lo strumento corretto per controllare la fame emotiva varia in base alla frequenza con cui avviene questo fenomeno. Se ti capita in modo del tutto occasionale il trucco più semplice è quello di distrarre la propria mente impegnandola in un’altra attività. Per esempio puoi telefonare ad amico, uscire a fare sport, ascoltare un po’ di musica o leggere un buon libro. Questo permetterà di sfogare le emozioni negative in una direzione differente.
Se invece se la frequenza con cui ti rifugi nel cibo è alta, allora è necessario indagare i motivi che ti portano a vivere ripetutamente emozioni negative e a vedere il cibo come la soluzione giusta per superare le difficoltà. Un percorso di mental coaching con uno spazio dedicato alla mindfulness può essere la soluzione giusta per te.