4 domande per evitare di autosabotarti

Autosabotaggio

L’autosabotaggio è un meccanismo, spesso involontario, che ci impedisce di ottenere un obiettivo che solo apparentemente desideriamoÈ un meccanismo che ci porta a mettere in atto comportamenti e a vivere emozioni che non permettono di esprimerci al massimo delle nostre potenzialità. Si verifica quando la nostra motivazione profonda va in direzione opposta rispetto alla volontà che manifestiamo. In qualche modo, una parte di noi, dice che è meglio, che è più sicuro e che è più conveniente non mettere in atto quelle azioni che ci permetterebbero di ottenere un determinato risultato. Ecco che allora ci critichiamo eccessivamente, valutiamo impossibili da centrare obiettivi che sono invece alla nostra portata, abbiamo una visione totalmente negativa oppure troviamo delle scuse e degli alibi che ci tengono lontani da tutte quelle buone pratiche utili a raggiungere il nostro scopo.

Le cause che portano all’autosabotaggio sono molteplici e spesso molto personali ma per avere buone possibilità di non autosabotarci è importante rispondere positivamente a queste 4 domande:

L’obiettivo che ti sei prefissato è realmente tuo?

Viviamo in una società in cui siamo bombardati da messaggi che vogliono dirci cosa sia giusto e cosa sia sbagliato, cosa sia bello e cosa sia brutto, cosa sia buono e cosa sia cattivo. In questo contesto è facile perdere di vista le proprie idee, i propri gusti, i propri desideri, conformandoci con un sistema sempre più standardizzato e che rispecchia canoni ben definiti. Tutto questo si ripercuote anche sulla scelta dei nostri obiettivi: ci alleniamo per correre una maratona senza aver alcuna passione per il running, iniziamo una dieta ferrea senza sentirne un reale bisogno oppure ambiamo al podio di una competizione per soddisfare i bisogni di chi è intorno a noi. Porsi degli obiettivi che non sono realmente nostri è il modo migliore per fallire. D’altronde perché dovremmo faticare e sacrificarci per provare a raggiungere qualcosa che in realtà non vogliamo? In questa condizione l’autosabotaggio è assicurato.

Il tuo obiettivo è stimolante e raggiungibile?

Sentire un obiettivo come realmente nostro non è sufficiente, è anche fondamentale che questo sia stimolante e raggiungibile. Un obiettivo deve essere capace di entusiasmarci ed emozionarci e questo passa anche dalla complessità dell’obiettivo che ci stiamo prefissando. Un obiettivo troppo semplice faciliterà la noia. L’impegno richiesto sarà minimo ma minima sarà anche la felicità che accompagnerà il suo raggiungimento. In questi casi l’autosabotaggio trova terreno fertile ed è così che manchiamo inspiegabilmente obiettivi assolutamente alla nostra portata. Ma anche un obiettivo percepito come troppo complesso può portare all’autosabotaggio perché quando il fallimento è l’unica opzione prevista non c’è motivo di mettersi veramente in gioco.

Conosci il percorso che dovrai seguire?

Quando si decide di voler raggiungere una meta è fondamentale anche conoscere nel dettaglio il tragitto da percorrere. Troppo spesso sappiamo cosa vogliamo ma trascuriamo completamente ciò che è necessario fare per ottenerlo. Dietro ad una vittoria sportiva ci sono ore e ore di sudore, dietro ad un fisico snello ci sono numerose rinunce e dietro ad un record ci sono centinaia di tentativi falliti. A volte siamo così focalizzati sul nostro obiettivo da ignorare la conoscenza di cosa dovremo fare per raggiungerlo e quando lo scopriamo non è detto che sia piacevole.

Sei pronto a diventare quella persona?

Diverse volte nel mio lavoro mi sono trovato di fronte a giovani atleti che dopo anni e anni di sacrifici e sudore, a pochi metri dal traguardo, a pochi metri dal professionismo, si sono interrogati se la vita da atleta fosse quella che volevano realmente. Raggiungere un obiettivo importante porta con sé dei cambiamenti. Può voler dire trasferirsi, allontanarsi dagli affetti, rinunciare ad hobby e passioni. Non tutti siamo pronti a ad accettare questi cambiamenti. A volte la paura di ciò che arriverà prende il sopravvento ed è anche dietro a questa paura che si può nascondere l’autosabotaggio.

L’autosabotaggio è meccanismo subdolo, che agisce alle nostre spalle, che mina la nostra felicità. Poniti queste 4 domande e se le risposte non sono tutte affermative allora è il momento di rallentare e mettere un po’ di ordine nella tua vita. Magari con un percorso di Mental Coaching.

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